sabato 19 ottobre 2013

Un piccolo accenno alla tettonica delle placche!

La tettonica delle placche  è il modello sulla dinamica della Terra, su cui concorda la maggior parte degli scienziati che si occupano di geoscienze.
Sappiamo che la Terra al suo interno è molto calda e disperde calore attraverso la sua superficie, è una macchina termica (così la chiama il libro) dove si ha una distribuzione delle temperature al sua interno strettamente legata alla sua struttura, composizione. Questa informazione però mi servirà per spiegare i movimenti studiati dalla tettonica. Qualcuno potrebbe chiedersi cosa possano essere le placche: sono delle parti di litosfera incastrate l'una nell'altra.

Come ho detto prima, la terra ha una distribuzione delle temperature che prende anche il nome di moto convettivi.
Come possono essere i margini delle placche?







  • Margini convergenti (distruttivi): Quando una placca oceanica molto densa e quindi parecchio pesante si scontra con una continentale meno densa, e quindi più leggera, quella oceanica solitamente scende in profondità, al di sotto di quella continentale. La conseguenza di questa collisione è una fossa oceanica dalla parte dell'oceano ed una catena montuosa vulcanica sul versante continentale. Questo è ciò che avviene nell'area lungo la costa ovest del sud America ove la "Placca di Nazca" viene subdotta dalla placca del sud America.

  • Margini divergenti (costruttivi):Nel caso dei margini divergenti (esempio le dorsali oceaniche, morfologicamente descrivibili come lunghe spaccature a forma di "cresta"), le placche interessate si muovono allontanandosi a vicenda e lo spazio che viene a crearsi fra loro viene riempito da nuovo materiale effusivo proveniente dal mantello. Così, il materiale, appena uscito solidifica, "fondendo" così tra loro le due zolle interessate. 

  • Margini a scorrimento laterale (conservativi): caratterizzati da un movimento definito destro o sinistro. Ad esempio la Faglia di San Andreas.







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